Il corpo è più forte

IL corpo è più forte

Il corpo è più forte

Provate a dire al cuore di smettere di battere, o all’utero di smettere di ovulare. Siete destinat* al fallimento.

Il corpo è pensato per essere in salute, per provare piacere, per farci essere presenti e felici. Questo non si può cambiare.

Si può però interferire con le sue funzioni, impedire che vengano svolte. Non con la volontà, o con il pensiero, che possono quanto una formica spostare una quercia.

Con il suo stesso linguaggio, si può interferire. Avvelenandolo, ad esempio. Oppure pervertendo il suo funzionamento, come ad esempio tenendolo in uno stato costante di paura o di stress: fenomeno questo non previsto dall’evoluzione naturale.

Il corpo è più forte. La forza che mantiene questo stato patologico non è certo il pensiero o la volontà, ma l’inconscio: una forza enorme, paragonabile alla forza vegetativa del corpo stesso.

L’inconscio è allo stesso tempo il nostro carceriere e la nostra salvezza, in quanto qui sono registrate tutte le informazioni che ci hanno portato alla separazione: un trauma in sé non è un problema, il corpo ha i suoi sistemi per rielaborarlo. Il problema è quando il trauma viene reiteratoe non accolto. 

A causa dell’enorme sofferenza, si seppellisce il ricordo dell’esperienza nell’inconscio, e questa si materializza in una coazione a un comportamento e ad una tensione muscolare cronica disfunzionali.

Conclusione: quando si parla di “pensiero positivo” mi viene da ridere. Quando ci sforziamo di cambiare il nostro stato con la volontà, non possiamo che affondare ancor più nella nostra melma, perché aggiungiamo tensione alla tensione già presente.

C’è chi dice che si può agire sul comportamento: va bene, perché cambiare abitudini può rendere disponibile un’energia che si trovava cristallizzata e quindi aiutarci ad uscire. Nella mia esperienza questa pratica ha aiutato in alcuni momenti anche se non è stata risolutiva.

Idem posso dire per la pratica della “presenza” e della meditazione: utile come pratica, se usata come una porta verso qualcosa di più profondo.

Nella mia esperienza, l’unica cosa davvero risolutiva è stata immergermi nella melma, contattare i miei blocchi e la mia sofferenza, piangere giornate intere, e così ricontattare quella ferita primaria che era stata rimossa per sopravvivere.

Rivivendo quella, i blocchi si sciolgono, il corpo si rilassa, la paura si dissolve, e il corpo può riacquistare sempre più l’amore e la fiducia spontanea nella vita.

Sì, perché l’amore non è un sentimento, è uno stato dell’essere.

Mandragora

Share the Post:

Related Posts

Cos'è l'Ambil

Cos’è l’Ambil?

Cos’è l’Ambil? In questo video vi parlerò di cos’è l’Ambil, i suoi benefici e perché scegliere di utilizzarlo. Puoi trovare

Read More